Lo screening cervicale visto da “Passi”

Copertura al test per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero: i risultati del sistema di sorveglianza Passi

Secondo i dati della sorveglianza Passi , in Italia nel biennio 2021-2022 il 78% delle donne 25-64enni intervistate ha dichiarato di aver eseguito un Pap test o un test dell’Hpv preventivo entro i tempi raccomandati, percentuale di poco più bassa di quella del triennio 2017-2019 (80%) (Figura 1).

Passi riesce solo parzialmente a mostrare la riduzione della copertura ai test preventivi sia complessiva sia nei gruppi di popolazioni, dovuta direttamente o indirettamente alla pandemia da Sars-CoV-2, in quanto è retrospettivo, cioè indaga, a seconda del test, gli esami effettuati nei tre o cinque anni precedenti all’intervista.

La copertura complessiva al test preventivo raggiunge valori elevati al Nord (84%) e al Centro (83%), mentre è più bassa al Sud (69%) (Figura 1). Maggiori variabilità si osservano, invece, a livello delle singole regioni (Figure 2 e 3). È opportuno precisare che la Lombardia non contribuisce all’indagine Passi e pertanto i dati della macroarea Nord non sono rappresentativi dell’andamento della copertura in quella Regione.
Nell’intero Paese, come in tutte e tre le ripartizioni geografiche, la copertura complessiva del 2021-2022 è sovrapponibile a quella del triennio 2017-2019 (Figura 1), interrompendo il progressivo aumento registrato nel periodo 2008-2019 (Figure 4 e 5). Si sono modificate, però, le percentuali di test eseguiti all’interno dei programmi organizzati o al di fuori di essi.

Passi informa, infatti, sulla copertura al test nella popolazione target, comprensiva sia della quota di esami eseguiti all’interno dei programmi di screening organizzati o di altre offerte gratuite delle Asl [1] sia di quella effettuata al di fuori (proxy di screening spontaneo).

Più in dettaglio, nel 2021-2022 la copertura all’interno dei programmi di screening è risultata in diminuzione, in contrapposizione rispetto a ciò che è stato registrato precedentemente (Figura 4). Questa tendenza è più evidente nelle regioni del Centro, dove la copertura all’interno dei programmi è passata dal 52% al 48%, differenza significativa anche sul piano statistico (Figure 1 e 5).

Poiché Passi è retrospettivo e, quindi, meno veloce a registrare cambiamenti puntuali di copertura, si sono analizzate le percentuali di test effettuati nei 12 mesi precedenti l’intervista. In questo modo si è evidenziato un calo di questo indicatore soprattutto nel 2020, passando dal 38% nel 2019 al 29% nel 2020, e un successivo recupero nel 2021 (34%) e nel 2022 (33%). In particolare, il calo ha interessato la quota di test eseguiti all’interno dei programmi di screening organizzati, che si è ridotta del 30% circa nel 2020 rispetto al 2019; anche questa componente è incrementata nel 2021 (+13% rispetto al 2020) e nel 2022 (+2% rispetto al 2021). Il modello di regressione di Poisson indica che i differenziali per classe d’età, livello d’istruzione e cittadinanza nella percentuale di test preventivi effettuati nei 12 mesi precedenti l’intervista sono più evidenti nel 2021-2022 rispetto al triennio 2017-2019.

[1] La stima della copertura dentro e fuori dai programmi di screening organizzati è stata effettuata mediante un indicatore proxy sull’aver pagato o meno l’esame. Per pagamento si intende sia quello relativo al costo completo dell’esame che quello del solo ticket. L’utilizzo di questo indicatore può comportare una leggera sovrastima della copertura effettuata all’interno dei programmi principalmente per tre motivi: 1) alcune donne effettuano il test gratuitamente anche al di fuori dei programmi di screening organizzati (ad esempio in base all’articolo 85 della legge 338/2000 - finanziaria 2001); 2) alcune donne non ricordano esattamente la data di esecuzione (effetto telescopico); 3) le rispondenti all’intervista effettuano probabilmente il test in percentuale maggiore rispetto alle non rispondentiA causa di un possibile mancato ricordo sull’informazione del pagamento la somma della quota dentro e fuori dai programmi organizzati potrebbe non combaciare esattamente con la copertura totale.

Figura 1. Copertura al test preventivo entro i tempi raccomandati - Donne 25-64enni (%), Passi 2017-2019 (n. 38.150) e 2021-2022 (20.182).

Figura 2. Copertura al test preventivo entro i tempi raccomandati - Donne 25-64enni (%), Passi 2021-2022 (n. 20.182).

Figura 3. Copertura al test preventivo entro i tempi raccomandati - Donne 25-64enni (%).

A) 
Passi 2017-2019 (n. 38.150)

B) Passi 2021-2022 (n. 20.182) 

Figura 4. Copertura al test preventivo all’interno o al di fuori dei programmi organizzati (%) - Donne 25-64enni, Passi 2008-2022.

Figura 5. Copertura al test preventivo per ripartizione geografica (%) - Donne 25-64enni, Passi 2008-2022.

Nel biennio 2021-2022 si confermano i differenziali già osservati per istruzione, difficoltà economiche e cittadinanza, più marcati nella quota di esami effettuati al di fuori dei programmi di screening organizzati. Più in dettaglio, tra il 2021-2022 e il 2017-2019 si sono registrate riduzioni maggiori nella copertura tra le donne con un livello d’istruzione medio-basso e nelle straniere (Figura 6A-B).

Figura 6. Copertura al test preventivo entro i tempi raccomandati per caratteristiche socio-demografiche - Donne 25-64enni (%).

A) Passi 2017-2019



*Italiana: donne con cittadinanza italiana o provenienti da altri Paesi a sviluppo avanzato (Psa); Straniere: donne immigrate da Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm).

B) Passi 2021-2022

*Italiana: donne con cittadinanza italiana o provenienti da altri Paesi a sviluppo avanzato (Psa); Straniere: donne immigrate da Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm).

Nella copertura agli esami eseguiti all’interno dei programmi di screening organizzati, o di altre offerte gratuite delle Asl, si sono registratevariazioni maggiori tra i due periodi nelle donne con 50-64 anni, in quelle con più bassa istruzione, in quelle senza difficoltà economiche e in quelle con cittadinanza straniera (Figura 7). Nella quota di test effettuati al di fuori dei programmi di screening organizzati si sono evidenziate variazioni minori rispetto al triennio 2017-2019 (Figura 8A-B).

Figura 7. Copertura al test preventivo eseguito all'interno dei programmi di screening organizzati entro i tempi raccomandati, per caratteristiche socio-demografiche* - Donne 25-64enni (%).

A) Passi 2017-2019

*Italiana: donne con cittadinanza italiana o provenienti da altri Paesi a sviluppo avanzato (Psa); Straniere: donne immigrate da Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm).

B) Passi 2021-2022

*Italiana: donne con cittadinanza italiana o provenienti da altri Paesi a sviluppo avanzato (Psa); Straniere: donne immigrate da Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm).

Figura 8. Copertura al test preventivo entro i tempi raccomandati eseguito al di fuori dei programmi di screening organizzati, per caratteristiche socio-demografiche - Donne 25-64enni (%).

A) Passi 2017-2019

*Italiana: donne con cittadinanza italiana o provenienti da altri Paesi a sviluppo avanzato (Psa); Straniere: donne immigrate da Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm).

B) Passi 2020-2021

*Italiana: donne con cittadinanza italiana o provenienti da altri Paesi a sviluppo avanzato (Psa); Straniere: donne immigrate da Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm).