Il Rapporto Ons 2018 è disponibile in versione dinamica nelle pagine del sito dedicate (Rapporto Ons 2018) e in versione scaricabile (pdf.1Mb).
Dati e commenti si riferiscono all’attività svolta dai programmi di screening nel 2017 e, come di consueto, mostrano l’andamento dei tre programmi di screening accompagnati dall’approfondimento dei dati forniti dalla sorveglianza di popolazione Passi:
- Introduzione: "I programmi organizzati di screening aiutano a superare le disuguaglianze in prevenzione? a cura di Marco Zappa (direttore Ons)
- Lo screening mammografico: dati di attività dal 2011 al 2017 e lo screening della mammella visto da Passi
- Lo screening cervicale: dati di attività dal 2009 al 2017 e lo screening cervicale visto da Passi
- Lo screening colorettale: dati di attività dal 2009 al 2017 e lo screening colorettale visto da Passi.
Questi sono i numeri assoluti considerando tutti gli screening e tutte le fasce di età: più di 14 milioni di inviti (14.044.330) e più di 6 milioni e 300mila test (6.336.579).
Secondo i dati raccolti, continuano i progressi nello sviluppo dei programmi organizzati, tutti i programmi mostrano infatti un aumento degli inviti e della copertura, mentre permane un divario significativo fra Centro Nord e Sud.
Per quanto riguarda lo screening mammografico nel 2017 si è avuto un ulteriore aumento della copertura che ha raggiunto l’84%: la copertura è praticamente completa nell’Italia settentrionale e centrale e ha visto un aumento anche al Sud, dove ha raggiunto 60 donne su 100.
Un aumento rispetto all’anno precedente negli inviti e nella copertura ha interessato anche lo screening colorettale con più di tre quarti della popolazione risulta ora invitata (76.3%), al Nord e Centro siamo vicini alla copertura completa, mentre al Sud, nonostante un leggero aumento rispetto all’anno precedente, siamo ancora sotto il 50%.
Leggermente inferiore è il divario che caratterizza la copertura nello screening cervicale, che considerando sia il Pap test sia il test Hpv, riguarda l’87% e l’84% delle donne invitate rispettivamente al Nord e al Centro e il 68% delle donne invitate al Sud.
L’Introduzione a cura del direttore dell’Osservatorio nazionale screening pone riflessioni importanti proprio su queste differenze e sul ruolo degli screening nel superamento delle barriere sociali, economiche, culturali rispetto all’accesso alla prevenzione.
Buona lettura.