2024
- È disponibile il documento “Indicazioni sull’uso dell’auto-prelievo nei programmi di screening del cancro della cervice: analisi delle opportunità e delle criticità”, pubblicato nel 2023 dall'Ons e dall'Ispro ed elaborato sulla base delle iniziative di consultazione degli stakeholder e delle utenti condotte per lo studio CBIG-SCREEN (A collaborative approach to cervical cancer screening).Il documento ha l’obiettivo di stimolare l’individuazione di nuove domande per lo sviluppo di raccomandazioni adatte al contesto italiano sull’uso del self-sampling.
2023
- Nota a cura di Anna Iossa, responsabile organizzativa screening cervicale dell’area fiorentina, in occasione della Giornata mondiale contro l'infibulazione e le mutilazioni genitali femminili (Fgm/E):
1. leggi la nota
2. leggi l'articolo Female genital mutilation and noninvasive cervical abnormalities and invasive cervical cancer in Senegal, West Africa: A retrospective study (Allison L. Osterman, Rachel L. Winer, Geoffrey S. Gottlieb et al), pubblicato sulla rivista International Journal of Cancer.
2022
- Pubblicati a dicembre 2022 le “Linee guida per la rendicontazione sociale negli screening oncologici” e il “Bilancio sociale dello screenig cervicale”:
1. Linee guida rendicontazione sociale. Screening oncologico organizzato
2. Bilancio sociale. Programma Ccm 2019. Programma di screening per la prevenzione e diagnosi precoce del tumore del collo dell'utero. - È stato pubblicato su The Lancet Oncology l’abstract Feasibility of self-sampling and human papillomavirus testing in rural and urban areas for cervical cancer prevention in Bolivia: an observational study. Leggi l’intervista a Francesca Carozzi che illustra le fasi dello studio pilota sulla prevalenza dell’Hpv in Bolivia
- Sul sito del Gisci è disponibile l’ultima versione del documento “Le 100 domande sull’Hpv”, aggiornato a giugno 2022
- È stato pubblicato sul sito del Gisci il documento “Test Hpv validati per lo screening del carcinoma della cervice uterina”, che presenta il 7° Rapporto di aggiornamento sui test Hpv clinicamente validati per lo screening cervicale
- È stato pubblicato sul sito dell’International Agency for research on cancer (Iarc) il volume 18 dell’Iarc Handbook of Cancer Prevention “Cervical Cancer Screening”.
2021
- Nota elaborata dal Comitato tecnico scientifico dell'Ons per rispondere ai quesiti posti dai Coordinamenti regionali di screening impegnati a definire i Piani regionali di prevenzione sull’integrazione fra vaccinazione anti-Hpv e screening cervicale: “Documento di indirizzo per l’ingresso nello screening del carcinoma della cervice uterina delle ragazze di 25 anni vaccinate contro il Papilloma virus” (26-04-2021).
2020
- È stato pubblicato sul sito SNLG dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) la prima raccomandazione delle “Linee guida condivise per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina. Follow-up post trattamento CIN2 e CIN3. Raccomandazione: vaccinazione anti-HPV post trattamento”.
2019
- Il Gisci ha ottenuto l’approvazione dell’Istituto superiore di sanità a lavorare alle nuove Linee guida condivise per la prevenzione del cancro della cervice uterina. Nel commento del 19 luglio 2019, Paola Garutti e Paolo Giorgi Rossi illustrano il percorso del progetto.
- Lo studio pubblicato su The Lancet Oncology "Age at last screening and remaining lifetime risk of cervical cancer in older, unvaccinated, HPV-negative women: a modelling study" pone interrogativi interessanti sulle metodologie negli studi sugli screening per il cancro cervicale e sull’età di interruzione del test. Il commento di Paolo Giorgi Rossi.
2018
- È stato pubblicato su Bmj Open uno studio italiano sulle differenze geografiche e socioeconomiche nella diffusione di Pap test e mammografia in Italia. È disponibile l’articolo integrale in inglese: “Geographical and socioeconomic differences in uptake of Pap test and mammography in Italy: results from the National Health Interview Survey” (pdf. 1,40 Mb).
2016
- Definizione del percorso di screening nelle donne vaccinate contro l'Hpv (pdf 2,1 Mb). Documento finale della Consensus Conference, promossa da Ons e Gisci, che si è svolta a Firenze il 5 novembre 2015. Leggi anche l'approfondimento.
2014
- I numeri del cancro in Italia 2014 (pdf 1,7 Mb). Il documento, aggiorna i dati sulla patologia oncologica nel nostro Paese. Le evidenze mostrano una riduzione della mortalità e un forte aumento delle diagnosi di tumore al polmone tra le donne (in quasi vent'anni si è registrato un aumento del 61%).
- Survey Gisci sulle donne migranti nei programmi di screening cervicale - Cinzia Campari, Anna Iossa
2013
- "Efficacy of Hpv-based screening for prevention of invasive cervical cancer: follow-up of four European randomised controlled trials" di Guglielmo Ronco et al. The Lancet 3 novembre 2013.
- Rapporto nazionale Passi 2012. On line i capitoli dedicati agli screening cervicale, mammografico e colorettale Passi è un sistema di sorveglianza sullo stato di salute della popolazione adulta italiana condotto attraverso un'indagine campionaria.
- La citologia di triage nei programmi di screening con Hpv come test primario (pdf 175 kb). Questo documento Gisci, approvato al Convegno Nazionale 2013, affronta le tematiche emergenti nel passaggio dalla citologia di screening alla citologia di triage. In particolare viene considerato il sistema di refertazione, e sono individuati i controlli e gli indicatori di qualità della citologia di triage più appropriati per aumentare la specificità, e contenere il rischio di sovradiagnosi e sovratrattamento.
- Documento di indirizzo sullo screening per il cancro della prostata, per il tumore del polmone con CT scan a bassa dose sull'utilizzo dell'Hpv-Dna come test primario per lo screening del cancro del collo dell'utero (pdf 247 kb). L’Osservatorio nazionale screening ha ricevuto dal ministero della Salute l’incarico di produrre dei documenti di indirizzo per rendere disponibili, ai decisori regionali e al Ministero, documenti di sintesi delle più recenti evidenze scientifiche rispetto a obiettivi di salute pertinenti al Piano nazionale prevenzione. I documenti sono il risultato di una proficua integrazione tra diversi attori (la Direzione generale della prevenzione del ministero della Salute, i responsabili regionali della prevenzione e gli organi tecnici come l’Osservatorio nazionale screening) al fine di assicurare ai cittadini interventi preventivi di comprovata efficacia.
- “Utilizzo del test Hpv-Hr nel triage delle ASC-US, delle L-SIL in donne con più di 35 anni, nel follow-up delle donne con citologia ASC-US+ dopo un approfondimento di secondo livello negativo per CIN2+ e nel follow-up dopo trattamento delle lesioni CIN2-3: aggiornamento 2012” (pdf 348 kb). Questo documento fornisce indicazioni su come e quando è possibile inserire il test Hpv-Hr nel follow-up post colposcopia delle ASC-US, delle L-SIL, delle ASC-H e delle H-SIL. Fondamentalmente, il documento si basa sul fatto che il test Hpv-Hr ha un alto valore predittivo negativo e questo rende possibile ridurre e uniformare i controlli di follow-up.
2012
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I numeri del cancro in Italia 2012. In Italia, tra le persone colpite da tumore, la sopravvivenza a 5 anni è dell’87% per la neoplasia al seno, del 58% per il tumore colorettale (negli uomini, mentre nelle donne è il 57%), dell'88% per la prostata e per il polmone del 12% tra gli uomini e del 16% tra le donne. Sono alcuni dei dati presenti nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2012” redatto da Aiom e Airtum in collaborazione con il Ccm del ministero della Salute.
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Emilia-Romagna. Protocollo diagnostico-terapeutico dello screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina (pdf 1,8 Mb). IV edizione, novembre 2012. Questo documento aggiorna il protocollo del 2008 con le nuove evidenze scientifiche disponibili.
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“Pap test con lettura computer-assistita per lo screening del cervicocarcinoma” Epidemiol Prev 2012; 36 (5) suppl 2:1-33. Rapporto Hta di valutazione d’impatto dell’introduzione della strumentazione di lettura automatica in un servizio di screening.
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“Uso della citologia in fase liquida nello screening dei precursori del cancro del collo uterino” (pdf 1,2 Mb) Epidemiol Prev 2012; 36 (5) suppl 3:1-43: questo rapporto di Health technology assessment, pubblicato su E&P, valuta l’impatto dell’introduzione della citologia in fase liquida nello screening cervicale in termini di efficacia, effetti collaterali, costi e implicazioni organizzative: è lo scopo del rapporto
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Am J Clin Pathol. 2012 Jul;138(1):65-71. Hpv testing is an efficient management choice for women with inadequate liquid-based cytology in cervical cancer screening Giorgi Rossi P, Carozzi F, Collina G, Confortini M, Dalla Palma P, De Lillo M, Del Mistro A, Ghiringhello B, Gillio-Tos A, Maioli P, Pellegrini A, Schiboni ML, Segnan N, Zaffina LM, Zorzi M, Ronco G; Ntcc Working Group.
Il commento di Anna Iossa (Gisci). Questo studio, pubblicato nel 2012, riporta l’analisi dei risultati di uno dei maggiori studi condotti nel mondo sull’introduzione del Test Hpv nello screening della cervice uterina, il New Technology in Cervical Cancer (Ntcc) Trial. Lo studio mette a confronto due diverse strategie di gestione delle donne con Pap test inadeguato. Il tasso di prelievi inadeguati rappresenta ancora un problema rilevante per alcune realtà italiane, è quindi rilevante individuare una strategia efficace per la gestione delle donne con citologia inadeguata. Obiettivo dello studio era valutare se un triage con test Hpv delle donne con Pap test insoddisfacente potesse essere una strategia migliore dell’invio immediato a ripetizione citologica. Nello studio, la gestione delle donne con Pap test inadeguato del gruppo sperimentale era diversificata in funzione dell’età. Le donne 35-60 anni con Pap test inadeguato e test Hpv positivo erano inviate direttamente in colposcopia mentre quelle con test Hpv negativo erano invitate a ripetere la citologia. Le donne 25-34 anni invece erano invitate a ripetere il Pap test indipendentemente dal risultato del test Hpv, ed erano inviate in colposcopia solo nel caso di un secondo Pap test inadeguato o anormale. Vista l’elevata prevalenza di donne Hpv positive nella fascia 25-34 anni era necessario escludere una possibile sovradiagnosi conseguente al triage e lo studio lo ha fatto dimostrando che la positività del test Hpv non differiva in modo statisticamente significativo fra le donne con citologia inadeguata appartenenti alla fascia 25-34 anni e quelle appartenenti alla fascia 35-60 anni. Lo studio dimostra inoltre che non esiste una differenza statisticamente significativa, nelle giovani donne, fra il tasso di invio in colposcopia dopo triage con test Hpv e quello dopo ripetizione citologica e dimostra inoltre una bassa adesione delle donne alla ripetizione citologica. L’analisi dei risultati del braccio sperimentale dell’Ntcc trial ha dimostrato quindi che effettuare un triage con test Hpv nelle donne con Pap test (Lbc) non valutabile è una strategia più efficace della ripetizione citologica, non genera sovra diagnosi e può quindi essere adottata dai programmi di screening che utilizzano l’allestimento in strato sottile dei Pap test.I numeri del cancro in Italia 2012. In Italia, tra le persone colpite da tumore, la sopravvivenza a 5 anni è dell’87% per la neoplasia al seno, del 58% per il tumore colorettale (negli uomini, mentre nelle donne è il 57%), dell'88% per la prostata e per il polmone del 12% tra gli uomini e del 16% tra le donne. Sono alcuni dei dati presenti nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2012” redatto da Aiom e Airtum in collaborazione con il Ccm del ministero della Salute. -
Rassegna delle migliori linee guida sugli screening oncologici. Il lavoro, realizzato nell’ambito del Piano nazionale screening, rappresenta uno strumento aggiornato e metodologicamente affidabile attraverso cui orientare il personale impiegato nell’organizzazione dei programmi di screening. Tra gli obiettivi di questo progetto: la ricerca sistematica delle migliori linee guida pubblicate, l’analisi della loro qualità e la presentazione dei risultati della valutazione comparata.
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Rapporto Passi: screening cervicale. Nel periodo 2008-2011, il sistema di sorveglianza Passi rileva che 3 donne su 4, di età compresa tra i 25 e i 64 anni, si sottopongono a un test di screening preventivo del tumore della cervice uterina nei tempi raccomandati. Nello screening cervicale la quota di adesione spontanea è rilevante e paragonabile a quella di chi aderisce ai programmi di screening organizzati dalle Asl.
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Metodi per aumentare la partecipazione ai programmi di screening oncologici, a cura di Paolo Giorgi Rossi, Laura Camilloni, Carla Cogo, Antonio Federici, Eliana Ferroni, Giacomo Furnari, Livia Giordano, Grazia Grazzini, Anna Iossa, Beatriz Jimenez, Mauro Palazzi, Fabio Palazzo, Teresa Spadea, Carlo Senore, Piero Borgia, Gabriella Guasticchi. Epidemiol Prev 2012; 36 (1) genn-febb: uno dei fattori che maggiormente influenza l’efficacia dei programmi di screening oncologici nel ridurre la mortalità e/o la morbosità per tumore è la partecipazione della popolazione. Infatti è necessario raggiungere alti tassi di partecipazione per ottenere un significativo impatto sulla salute della popolazione coinvolta. Questo obiettivo deve essere raggiunto favorendo una partecipazione informata dell’individuo che, prima di aderire, deve essere messo a conoscenza dei benefici, dei limiti e degli svantaggi del programma di screening. Questa revisione sistematica ha sintetizzato le evidenze scientifiche sui metodi per aumentare la partecipazione agli screening per il cancro di cervice uterina, mammella e colon retto. Il lavoro ha individuato diversi interventi che si sono dimostrati efficaci in tutti i contesti, alcuni dei quali con minimo impatto economico e organizzativo.
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Health technology assessment - Ricerca del Dna di papillomavirus umano (Hpv) come test primario per lo screening dei precursori del cancro del collo uterino Epidemiol Prev 2012; 36 (3-4) suppl 1: i dati presenti nel rapporto sono il risultato sia di un lavoro di revisione sistematica della letteratura esistente sulla valutazione di efficacia ed effetti indesiderati del test Hpv, sia dell’analisi dei dati italiani disponibili su costi, impatto organizzativo e impatto sociale correlati all’utilizzo di un programma di screening fondato sull’uso del test Hpv. Per maggiori informazioni, leggi l’editoriale di Silvia Franceschi (International agency for reasearch on cancer, Iarc) “In Italia lo screening del cancro del collo dell’utero è a una svolta” e consulta il comunicato stampa “Addio Pap test, benvenuto Hpv?”.
2011
- Confronto survey Ons e Passi (pdf 10 Mb): Scopo del lavoro, presentato alla XII Conferenza nazionale di sanità pubblica nell’ottobre 2011, è confrontare le stime di copertura degli esami di screening raccomandati (mammella, cervice e colon) ottenute dalla survey Ons con quelle che derivano dal sistema di sorveglianza Passi. Leggi anche il rapporto nazionale Passi 2010, dove sono disponibili i capitoli dedicati agli screening cervicale, mammografico e colorettale. La pubblicazione fornisce un quadro sull’utilizzo dei test preventivi sia nel contesto che al di fuori dei programmi di screening.
- Rapporto nazionale Passi 2010: a cura del Sistema di sorveglianza Passi. Il sistema Passi rileva, richiedendolo direttamente alle donne, se e quando è stato effettuato il Pap test e se è stato eseguito all’interno del programma di screening organizzato dalla Asl oppure su iniziativa personale.
2010
- Raccomandazioni sul test Hr-hpv come test di screening primario e rivisitazione del ruolo del pap test (pdf 280 kb): documento prodotto da due gruppi di lavoro Gisci. Intende fornire una serie di raccomandazioni sull’avvio di progetti di fattibilità sull’utilizzo di test HR-HPV come test primario di screening del carcinoma della cervice uterina.
- Manuale del II Livello: raccomandazioni per la qualità nella diagnosi, terapia e follow up delle lesioni cervicali, nell’ambito dei programmi di screening (pdf 1,3 Mb): documento prodotto dal gruppo di lavoro Gisci Approfondimenti diagnostici e trattamento. Intende fornire una serie di raccomandazioni per la promozione della qualità nel II livello dello screening cervicale.
2009
- Documento operativo Gisci per l’applicazione nei programmi di screening del sistema Bethesda 2001 (pdf 200 kb): a cura del gruppo di lavoro Test di primo livello, sottogruppo Tbs 2001 nella refertazione citologica. Documento riepilogativo dell’utilizzo del sistema Bethesda 2001 all’interno dei programmi di screening cervicale.
- L'Europa deve intensificare e raddoppiare i programmi di screening dei tumori: comunicato con cui la Commissione europea sottolinea la necessità di intensificare e raddoppiare i programmi di screening oncologici. Attraverso una descrizione della situazione e delle carenze constatate, la relazione contribuisce a rinnovare l'impegno di fare dello screening del cancro al seno, del cancro del collo dell'utero e del cancro colorettale una misura fondamentale e un investimento ai fini di ridurre l'influenza del cancro nell'Unione europea. Leggi la traduzione in italiano sul sito della Commissione europea.
2008
- Indicazioni per il prelievo citologico nello screening per il carcinoma cervicale (pdf 720 kb): documento Gisci prodotto dal gruppo Organizzazione e valutazione, sottogruppo comunicazione, per uniformare le indicazioni al prelievo citologico nelle lettere di invito dei programmi di screening.
- Lo screening organizzato del cervicocarcinoma: esigenze dei ginecologi coinvolti nello screening ed esigenze del programma di screening nei confronti dei ginecologi (pdf 205 kb): documento congiunto Gisci–Sigo–Aogoi che identifica una serie di punti qualificanti ed essenziali del rapporto tra ginecologi e programmi di screening.
- European guidelines for quality assurance in cervical cancer screening, European Commission second edition 2008 (pdf 8,7 Mb): seconda edizione delle linee guida europee per la garanzia della qualità nello screening cervicale.
2007
- Criteri Gisci per l’applicazione di nuove tecnologie nei programmi di screening della cervice uterina (pdf 320 kb): gruppo di lavoro Test di primo livello, sottogruppo Valutazione di nuove tecnologie e della possibile applicazione negli screening. Documento che intende avviare un processo di integrazione delle nuove tecnologie nella realtà italiana, promuoverne il corretto utilizzo, stimolare eventuali studi multicentrici.
2006
- Le indagini campionarie sulla “copertura” del pap test: appunti e spunti metodologici (pdf 280 kb): gruppo di lavoro Organizzazione e valutazione. Documento elaborato dal Gisci che fornisce informazioni utili sullo svolgimento delle indagini conoscitive circa le abitudini della popolazione rispetto all’esecuzione del Pap test.
- American Cancer Society Guidelines for the Early Detection of Cancer: Robert A. Smith, Vilma Cokkinides, Harmon J. Eyre. CA Cancer Journal for Clinicians 2006 56;11-25. Linee guida dell’American Cancer Society in cui vengono illustrate alcune raccomandazioni utili per l’individuazione precoce dei tumori.
2005
- Utilizzo del test Hpv hr nel triage delle diagnosi citologiche di atipia squamosa di significato indeterminato e delle diagnosi di Lsil in donne con più di 35 anni nonché nel follow up delle lesioni Cin2-3 come indicatore di rischio di recidiva (pdf 185 kb): documento Gisci che fornisce indicazioni sull’utilizzo del test Hpv nello screening cervicale in due contesti: quello del triage di Asc-us e di Lsil e quello del follow up delle lesioni trattate.
2003
- La comunicazione sugli screening, documento di Bertinoro (pdf 64 kb): il testo affronta le problematiche connesse alla comunicazione all’interno dei programmi di diagnosi precoce dei tumori femminili con lo scopo di allargare il dibattito sul tema.
- Screening for Cervical Cancer – Recommendations and Rationale: U.S. Preventive Services Task Force (Uspstf). Agency for Healthcare Research and Quality, Rockville, MD, AHRQ Publication n.03-515A, gennaio 2003. Stato dell’arte sulle raccomandazioni, espresse dalla US Preventive Services Task Force, in merito agli screening cervicali.
- Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 2 dicembre 2003 sullo screening dei tumori (2003/878/CE) (pdf 96 kb): Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 327/34 del 16.12.2003. Raccomandazione del Consiglio d’Europa che definisce le linee guida per la prevenzione del cancro al seno, al collo dell’utero e al colonretto.
2000
- Recommendations on cancer screening in the European union. Advisory Committee on Cancer Prevention: European Journal of Cancer 2000 August;36(12):1473-8
1999
- Indicatori e standard per la valutazione di processo dei programmi di screening del cancro del collo dell’utero – Manuale operativo (pdf 276 kb): Ronco G, Zappa M, Naldoni C, Iossa A, Berrino F, Anghinoni E, Dalla Palma P, Maggino T, Vettorazzi M, Segnan N. Epidemiol Prev. 1999;23 Suppl:1-32. Manuale operativo realizzato per supportare la valutazione dei programmi di screening cervicale, contenente gli indicatori di qualità e i relativi gli standard.