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Lettera a Quotidiano Sanità

Hpv. Molti dubbi sul test “fai da te” è il titolo della lettera pubblicata su Quotidianosanità.it, in cui Gianni Amunni, Direttore generale dell’Ispro, esprime le perplessità che suscita la promozione  dell’uso individuale di test Hpv per la prevenzione del carcinoma cervicale.

L’intervento prende le mosse dall’attenzione che diversi organi di stampa nazionale hanno dedicato a un test per il virus Hpv (LadyMad) che è validato da centri universitari e di ricerca italiani ed è promosso come “fai da te”, cioè di facile esecuzione, da fare a domicilio e senza ulteriori procedure mediche.

Il fatto che ad oggi il test per il virus Hpv sia il test primario di screening per la prevenzione del carcinoma cervicale e in alcune Regioni stia sostituendo progressivamente il Pap test, e che il Sistema sanitario pubblico inserisca questo screening fra i Livelli essenziali di assistenza, secondo Linee guida e protocolli condivisi a livello Europeo e nazionale, rimette sotto i riflettori un tema centrale nel discorso della prevenzione secondaria. Come afferma il prof. Amunni: “Ha senso oggi promuovere un uso individuale del test HPV per la prevenzione del carcinoma cervicale? Ormai tutti nel mondo sono consapevoli che screening non significa solo eseguire un test, ma farsi carico, con adeguata informazione e facilitando una partecipazione consapevole di un percorso di assistenza per le donne positive sicuro e definito. Fare un test, non significa fare screening per il tumore della cervice: un percorso diagnostico che richiede un insieme di garanzie di qualità e continuità dagnostico-terapeutica.”

È possibile leggere l’intervento completo su Quotidianosanità.it.