Screening for Prostate Cancer: A critical update from Erspc at 11 years of follow-up

Reference: 

N Engl J Med. 2012 Mar 15;366(11):981-90.

Autori: 
Schröder FH, Hugosson J, Roobol MJ, Tammela TL, Ciatto S, Nelen V, Kwiatkowski M, Lujan M, Lilja H, Zappa M, Denis LJ, Recker F, Páez A, Määttänen L, Bangma CH, Aus G, Carlsson S, Villers A, Rebillard X, van der Kwast T, Kujala PM, Blijenberg BG, Stenman UH, Huber A, Taari K, Hakama M, Moss SM, de Koning HJ, Auvinen A; ERSPC Investigators.
Articolo: 

Gli studi qui presentati sono stati pubblicati nei primi mesi del 2012 e rappresentano il follow up dei due maggiori studi condotti nel mondo sull’efficacia della diagnosi precoce del carcinoma della prostata (Cp) mediante Psa, l’Erspc e il Plco. Questi due studi pubblicarono in contemporanea i loro risultati nel dicembre del 2009 sul Nejm con risulti contrastanti. Infatti in Erspc, dopo un follow-up medio di 9 anni, fu osservata una riduzione della mortalità statisticamente significativa pari al 20% negli invitati rispetto ai non invitati. Al contrario nel trial Plco, dopo un follow-up medio di 11 anni, non fu a osservata alcuna differenza per Cp. Plco, però, ha dimostrato di avere un disegno inadatto al contesto in cui si è svolto, per vari motivi, il principale dei quali è che paragonava due gruppi poco diversi fra loro: ad esempio il 40-50% del gruppo di controllo aveva già eseguito lo screening del Psa e, contemporaneamente, un’alta percentuale dei soggetti positivi al Psa non eseguivano gli esami di approfondimento appropriati.

In questo aggiornamento si confermano le differenza fra i due studi. La riduzione di mortalità passa al 21% in Erspc (29% se si considera l’analisi per protocol) mentre continua a non evidenziarsi alcun effetto in Plco.

L’interpretazione complessiva però pare più chiara: gli stessi autori americani nelle loro conclusioni non affermano l’inefficacia della diagnosi precoce mediante Psa ma piuttosto l’inefficacia nei confronti della pratica spontanea molto diffusa negli Usa. Infatti, affermano che «After 13 years of follow-up, there was no evidence of a mortality benefit for organized annual screening in the Plco trial compared with opportunistic screening, which forms part of usual care».  Il fatto che complessivamente si confermi che la diagnosi precoce mediante Psa possa determinare una riduzione di mortalità per Cp non significa che tale procedura sia proponibile come programma di screening. Infatti il carico di sovra diagnosi e sovra trattamento rimane molto alto (ogni vita salvata determina 33 persone diagnosticate e trattate in eccesso). Un’analisi sugli anni di vita guadagnati aggiustati per qualità di vita (QALYs) è di prossima pubblicazione sul Nejm e torneremo sulla questione appena sarà disponibile.